La fedeltà coniugale è davvero possibile? Una domanda che attanaglia il genere umano dalla notte dei tempi. Una risposta univoca purtroppo non c’è, ma quel che è certo è che la costruzione sociale della monogamia si sta lentamente sgretolando in tutto il mondo.
Paradossalmente gli Stati Uniti d’America che dai più vengono considerati all’avanguardia su tantissimi fronti a partire dai diritti democratici, in realtà spesso sono molto più indietro rispetto al continente europeo. Un esempio è proprio la legislazione sui casi di tradimento.
Lo sgretolamento di vecchi costrutti sociali, il venir meno di tabù tradizionali e sessuali, ha portato ad una nuova consapevolezza i legislatori americani e per questo motivo tradire il proprio coniuge potrebbe non essere più un reato nello Stato di New York.
Il deputato Charles Lavine, potrebbe cambiare la storia del tradimento dopo quasi 120 anni. Sebbene raramente applicato, il codice penale statale americano dal 1907 definisce l’adulterio come un reato di classe B, ovvero punibile fino a 90 giorni di carcere e una multa di 500 dollari. Secondo ‘The Washington Post’, il deputato Lavine, che ha sponsorizzato il disegno di legge, ha affermato che “la legge non è al passo con la società moderna”. Il disegno di legge di New York che porterebbe ad abrogare il divieto è già stato approvato dall’Assemblea e si attende ora il passaggio al Senato, prima di poter essere trasferito all’ufficio del governatore per la firma definitiva.
Ma in Italia che cosa sta succedendo?
Mentre c’è chi si chiede se amare una sola persona per tutta la vita sia possibile, c’è chi ne ama più di una o capisce che i sentimenti possono cambiare e trasformarsi nel corso degli anni, infatti da diversi studi emerge che gli italiani sono particolarmente inclini al tradimento.
Sarà per il sole, sarà il caldo o il cibo particolarmente afrodisiaco, fatto sta che l’Italia è tra i Paesi con il più alto tasso di infedeltà. Dalla Lombardia, che guida la classifica, sino al Trentino Alto-Adige che la chiude, la popolazione del Belpaese non si sottrae alle ‘scappatelle amorose’, con oltre la metà degli intervistati che, secondo il sito www.petrolainvestigazioni.com, afferma di aver tradito almeno una volta il proprio partner. È una fortuna quindi per i fedigrafi, che in Italia l’adulterio non costituisca più un reato. Due sentenze della Cassazione hanno infatti abolito i reati di adulterio e di concubinato, rispettivamente nel 1968 e nel 1969. Per gli stessi reati le pene erano più leggere per gli uomini e molto più punitive per le donne. La Corte Costituzionale fece leva proprio su questa differenza, per giudicare inadeguata l’esistenza di un reato del genere nelle nostre leggi.
Ma cosa spinge gli italiani a tradire? Secondo un sondaggio effettuato dal sito ‘Statista’ in Italia il 27,1% ha ammesso che la ragione principale del tradimento, è stata l’attrazione sessuale. Circa il 22% del campione sostiene invece di aver tradito il proprio compagno a causa di un litigio e solo l’1,3% invece ha confessato di essere stato infedele a causa dei maltrattamenti perpetrati dall’attuale partner.
Inoltre, secondo un sondaggio dell’Osservatorio Infedeltà di Gleeden, condotto su più di 6mila individui in sei Stati europei (Belgio, Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito), in Italia si registra la percentuale più alta di coppie monogame insoddisfatte. Negli ultimi tre anni il tasso di infedeltà è aumentato del 20%, mentre una persona su tre ha o desidera avere una relazione aperta.
Se si va poi a sbirciare nei numerosissimi ‘forum’ in cui si parla di tradimento spunta anche una diatriba sul considerare o meno tradimento quello con i professionisti del sesso.
Secondo il sito di incontri Moscarossa.biz, il tradimento è legato sostanzialmente al concetto di coppia monogama. In quest’ottica che sia per amore o solo per sesso, il tradimento è tale in entrambi i casi, soprattutto per le donne, mentre gli uomini tendono a distinguere maggiormente tra amore e necessità sessuali. Tuttavia con l’aumento anche in Italia delle coppie aperte e del fenomeno delle relazioni poliamorose, cresce anche la tolleranza di entrambi i partner verso il sesso a pagamento. Il sesso con le escort o con i gigolò si sta pian piano svuotando della valenza negativa, proprio perché soddisfa un “semplice” desiderio che quasi può essere considerato ludico, ovvero alla stregua di fare una partita di tennis o di un qualsiasi altro passatempo. Inoltre, secondo Luisa M. Sex workers iscritta al sito d’incontri Moscarossa.biz in alcuni casi il sesso a pagamento può perfino riaccendere il desiderio nella coppia, tanto che spesso le è capitato di ricevere per incontri sessuali coppie stabili che volevano provare a riaccendere il fuoco della passione, invece secondo Amelia F. del sito Moscarossa.biz il rapporto con una sex workers sta sempre più rientrando nella normalità, innanzitutto perché gli uomini si sentono più liberi di chiedere cose che con la propria compagna di vita difficilmente riescono ad ottenere sotto le lenzuola, ma anche dopo un rapporto a pagamento l’uomo riesce a vivere con più serenità e meno pretese il rapporto sessuale di coppia.