L’estate 2025 si sta rivelando critica per la diffusione del virus West Nile in Italia. Dall’inizio della stagione, sono stati confermati diversi casi umani in varie regioni del Paese, con alcune infezioni in forma grave e purtroppo anche decessi. Le autorità sanitarie parlano di un aumento significativo rispetto agli anni precedenti, e l’emergenza si estende ormai a nord, centro e sud Italia.
Il virus del Nilo Occidentale è trasmesso all’uomo principalmente attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare la Culex pipiens. Gli uccelli selvatici fungono da serbatoio naturale del virus, che si diffonde ciclicamente durante i mesi caldi.
Nella maggior parte dei casi l’infezione è asintomatica o provoca sintomi lievi come febbre, mal di testa e dolori muscolari. Tuttavia, in una piccola percentuale – soprattutto tra anziani e persone immunocompromesse – può causare gravi complicazioni neurologiche come encefaliti e meningiti.
Nell’estate 2025 sono già stati confermati casi in undici regioni italiane, tra cui Emilia-Romagna, Piemonte, Lazio, Lombardia, Veneto e Sardegna. Particolarmente colpita la zona del basso Lazio, dove si registra il primo decesso della stagione: una donna anziana colpita da una forma neuro-invasiva del virus.
Le autorità sanitarie regionali hanno avviato controlli straordinari e rafforzato la sorveglianza ambientale, con particolare attenzione agli allevamenti avicoli, alle aree umide e agli insediamenti urbani con alta densità di zanzare.